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Tenebre e Ossa: guida alla lettura dei libri di Leigh Bardugo

Tenebre e Ossa: guida alla lettura dei libri di Leigh Bardugo

Tenebre e Ossa: copertina del libro e valutazione

Leigh Bardugo

Mondadori

2020

3/5

In occasione dell’uscita della serie televisiva Netflix Shadow and Bone vi abbiamo portato una serie di articoli per approfondire questo magico mondo creato da Leigh Bardugo: dopo i nostri 5 motivi per vedere la serie e la nostra recensione, è arrivato il momento di chiudere il cerchio e parlare anche dei libri da cui è iniziato tutto: la trilogia di libri composta da Tenebre e Ossa, Assedio e Tempesta e Rovina e Ascesa.

Vale la pena leggere i libri?

Prima di parlare della saga è necessario contestualizzarla. Nonostante Mondadori abbia portato in Italia la trilogia solo nell’ultimo anno, in realtà il primo libro in lingua inglese è uscito negli Stati Uniti nel lontano 2012, quindi quasi 10 anni fa, nel periodo in cui gli Young Adult, libri legati ad un target preciso di adolescenti, erano al massimo del loro splendore. Per dare un’idea del contesto: nel 2012 uscì il popolarissimo libro Colpa delle Stelle, la saga di Divergent era nel pieno della sua pubblicazione con l’uscita del secondo capitolo e al cinema si era appena conclusa la saga di Harry Potter, si concludeva proprio quell’anno quella di Twilight con Breaking Down – parte II e faceva capolino l’adattamento del primo libro di Hunger Games con Jennifer Lawrence.

Dato il contesto, è quindi del tutto normale vedere in questa trilogia di libri i cliché e i problemi che si riscontrano in tutti gli Young Adult del periodo, che poi sono, ad oggi, i difetti maggiori che potrebbero non piacere nella lettura.

Nella storia seguiamo la storia di Alina, orfana cresciuta a Keramzin insieme al migliore amico Mal, che un giorno deve attraversare la Faglia d’Ombra che si estende in mezzo al regno di Ravka e scopre di possedere poteri Grisha molto particolari: può controllare la luce.

Già dalla sinossi la trama non è nulla di speciale: una ragazza scopre improvvisamente di avere dei superpoteri che la rendono in qualche modo una prescelta e viene strappata dalla sua vita di tutti i giorni per addestrarsi e, un giorno, sconfiggere il male. Ed è pure un’orfana. Vi ricorda nulla? Esatto, è praticamente la trama di un qualsiasi Harry Potter, Percy Jackson o, in parte, Hunger Games, con tutte le variazioni del caso.

Il tutto un po’ peggiora quando si scopre che i libri sono scritti tutti esclusivamente dal punto di vista di Alina, quindi in prima persona al tempo presente: una modalità forse molto semplice per gli scrittori ma piuttosto fastidiosa per i lettori che sono limitati ad un’unica visione per l’intera narrazione della storia, con una conseguente mancanza di caratterizzazione per personaggi più secondari – un errore che per altro Leigh Bardugo ha subito corretto con la dilogia sequel di Sei di Corvi.

Non manca poi neanche il comunissimo triangolo amoroso, né il cliché della protagonista un po’ insicura che scopre tuttavia di poter attrarre a sé un numero esponenziale di interessi amorosi più o meno discutibili, cosa che porta un po’ tutta la storia nella direzione della realizzazione del grande amore tralasciando elementi di trama che sarebbero stati forse un pochino più interessanti.

Shadow and Bone: mappa

Tuttavia, nonostante tutti i difetti, la trilogia di Leigh Bardugo ha diversi pregi dalla sua parte. In primo luogo è da menzionare lo stile di scrittura: infatti, nonostante l’uso della prima persona singolare, il cui gradimento è comunque soggettivo, la scrittrice ha uno stile di scrittura capace di mantenere un buon ritmo e tenere il lettore incollato alle pagine. Si notano già in questa trilogia le avvisaglie di quegli aspetti che raggiungeranno poi con Sei di Corvi il massimo splendore: l’estrema varietà di personaggi a loro modo interessanti e i forti legami che si stringono tra di essi che determinano fortemente l’andamento della storia, la trama che in qualche modo non è mai lineare, i cambiamenti di rotta e i colpi di scena non del tutto scontati.

Ma i veri elementi forti dei libri sono sicuramente il worldbuilding e il sistema magico. Non ci troviamo infatti nel solito mondo fantasy ispirato all’Europa medievale, bensì, il regno di Ravka prende a piene mani dalla Russia zarista, sia per quanto riguarda la lingua, i nomi di personaggi e città, sia per quanto riguarda il sistema politico, dato in mano ad una monarchia assoluta che poco ha a che fare con il mondo che la circonda. Anche il sistema magico, che si rifà di base al controllo dei famosi quattro elementi naturali (acqua, terra, fuoco e acqua) è a suo modo originale: i Grisha, coloro che sono in grado di controllare questi elementi, hanno un ben preciso ordine gerarchico determinato visualmente dagli abiti che indossano e rendono interessanti le scene di azione all’interno dei romanzi mostrando un’ampia gamma di abilità che si evolvono nel tempo.


Insomma, Tenebre e Ossa merita una lettura nel 2021? Noi pensiamo di sì, quanto meno per avere una maggiore comprensione della serie televisiva che, speriamo, verrà presto rinnovata per una seconda stagione.

Fonti

Leigh Bardugo, Tenebre e Ossa (Shadow and Bone), Mondadori, 2020

Leigh Bardugo, Assedio e Tempesta (Siege and Storm), Mondadori, 2020

Leigh Bardugo, Rovina e Ascesa (Ruin and Rising), Mondadori, 2021

Gaia Galimberti

Laureata in Scienze dei Beni Culturali all'Università degli Studi di Milano, è cresciuta fantasticando mondi attraverso i libri e, dopo essersi innamorata del cinema, fatica a trovare il tempo per correre dietro a tutte le sue passioni. Sogno nel cassetto: scrivere un libro.

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