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Ms. Marvel: l’importanza della diversità

Ms. Marvel: l'importanza della diversità

Stagione 1

2022

Disponibile su: Disney+

3.5/5

Cosa succede quando i cinecomic incontrano i teen drama? Se ce lo avessero chiesto solo un paio di anni fa avremmo sicuramente risposto tutti che mai avremmo assistito a un prodotto che potesse rispondere a questa domanda ma, in realtà, è esattamente ciò che è successo con Ms. Marvel. Ormai alla fine della quarta fase del Marvel Cinematic Universe, fa il suo ingresso una nuova eroina, volto simbolo della nuova direzione intrapresa dai Marvel Studios, mostrandoci qualcosa di totalmente diverso da tutto ciò che abbiamo visto e conosciuto fino a ora.

Arrivati a questo punto, sono già un po’ le serie tv firmate Marvel che abbiamo potuto vedere, o almeno abbastanza da non considerare più il nuovo formato una sorta di esperimento. Ma tra alcuni di questi prodotti più riusciti grazie alla loro semplicità, come WandaVision Hawkeye, e altri meno apprezzati per via delle scelte di trama (Moon Knight Falcon and the Winter Solider), dove si colloca Ms. Marvel? La verità è che è impossibile incasellare una serie del genere perché, forse davvero per la prima volta dalla fine di quella che è stata rinominata Infinity Saga, ci troviamo davanti a qualcosa di realmente innovativo, o di cui comunque si sentiva un grande bisogno. 

Giovane, piena di energia e con tutta la voglia di riempire il mondo con la sua presenza, Iman Vellani incarna perfettamente il ruolo di Kamala Khan, sedicenne americana e musulmana, nerd e innamorata dei più potenti eroi della terra: gli Avengers. Proprio a una convention dedicata a loro, Kamala scopre di aver ereditato un misterioso potere con cui dovrà fare i conti e che scatenerà una serie di eventi che metteranno in dicussione tutta la sua vita. 

La primissima importantissima novità è il viaggio di scoperta delle proprie origini che Kamala intraprende nel corso della serie. La cultura della giovanissima eroina gioca una parte fondamentale in ogni episodio che si sussegue e la serie si sofferma proprio su questo aspetto, aprendo una finestra sulle tradizioni della religione islamica e su una realtà fin troppo ignorata. Il risultato è una rappresentazione non stereotipata di cui si sentiva una tremenda necessità. Certo è che sembra assurdo aver dovuto aspettare il 2022 per vedere qualcosa di simile in un prodotto della casa di produzione più famosa al mondo ma, quanto meno, meglio tardi che mai. 

Sviscerando la quotidianità di Kamala, affrontiamo ogni aspetto di ciò che comporta diventare una supereroina così giovane, ed è qui che entra il gioco il fattore teen dramaLe amicizie, i primi amori e i problemi con i propri genitori sono protagonisti indiscussi delle sei puntate che compongono l’intera serie e, spesso, diventano anche le principali motivazioni che spingono Kamala a compiere determinate azioni, al punto tale che la riscoperta dei segreti della propria famiglia diventa proprio il fulcro della trama principale. Avevamo già avuto un assaggio di qualcosa del genere con SpiderMan: Homecoming, dove Peter Parker cerca di conciliare l’essere un normale teenager con la sua nuova identità di supereroe ma Ms. Marvel si prende il tempo di lasciarci immedesimare totalmente, facendoci entrare al 100% nella vita di una carismatica protagonista nel modo in cui solo un media come quello delle trasposizioni seriali può fare. Certo, non mancano i colpi di scena in grande stile a cui la Marvel ci ha ormai abituati (e, a tal proposito, prestate particolare attenzione agli ultimi secondi del sesto episodio) ma rimangono quasi sempre scene di contorno su un quadro che sposta il suo focus più sulle difficoltà vissute dai suoi giovanissimi personaggi piuttosto che sulle avventure di dimensioni cosmiche: un piano d’azione già sperimentato specialmente con Hawkeye. 

Anche visivamente notiamo un notevole salto di qualità, specialmente rispetto a molti degli ultimi prodotti Marvel usciti, sia sul grande che sul piccolo schermo. Lo stile molto fumettistico che vediamo nei primissimi due episodi, purtroppo, scompare molto presto ma i colori, la vivacità, e persino gli effetti visivi rispecchiano fino alla fine l’anima di un prodotto del genere. Non fraintendiamoci, non stiamo parlando del capolavoro del secolo ma, parliamoci chiaro, chi è che ormai guarda un prodotto Marvel aspettandosi ciò? E proprio qui risiede il segreto del successo di Ms. Marvel: è con la sua semplicità, la sua voglia di non essere nulla di più di ciò che non è che ha conquistato il suo pubblico. Anche i cambiamenti introdotti rispetto alla sua controparte fumettistica non stonano poi così tanto, andando ad incastrarsi all’interno del grande puzzle che compone l’universo Marvel Cinematografico: forse proprio questa qualità è quella che manca a molti degli altri titoli introdotti nel corso della quarta fase che, nel suo insieme, sta risultando essere fin troppo confusionaria e frammentata. Non mancano le tipiche scelte forse troppo frettolose che rendono la sceneggiatura non priva di sbavature ma questo non impedisce a Ms. Marvel di fare il suo ingresso a passi decisi seppur non troppo grandi, mostrando cosa succede quando si realizza il sogno di un qualsiasi nerd cosplayer del mondo.

Ovviamente, la nuovissima protagonista è gia entrata nei cuori di tutti noi. Noi, da parte nostra, non vediamo l’ora di vedere le prossime avventure di Kamala Khan. 

Fonti

Ms. Marvel (2022), Disney+

Immagini di proprietà dei Marvel Studios e Disney+

Valentina Dadda

Studia scienze dei beni culturali ed è innamorata da sempre del cinema e della letteratura, suoi compagni di viaggio da una vita. Affronta le giornate passando da una citazione all'altra e passerebbe ore a parlare di scienza o di femminismo, o di tutte queste cose insieme.

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