Mask girl: la bellezza fa la differenza
Mask girl: la bellezza fa la differenza

Uscito questo agosto su Netflix, tratto da un webtoon, Mask Girl è il k drama che vi consiglio di vedere, soprattutto se siete alla ricerca di nuovi titoli o di qualcosa che vi emozioni.
Scritto e diretto da Kim Young-hoon, la serie ha un cast meravigliosamente adatto, a partire dalle protagoniste Lee Han-beyol, Nana (nome d’arte di Im Jin-ah) e Go Hyeon-jeong. Mask Girl parla di canoni e standard di bellezza femminili, di come non rientrarci pare firmare una condanna all’esclusione sociale o al ricevere un trattamento diverso rispetto a chi hai vicino.

Kim è una bambina che ama cantare e ballare, il suo sogno è di diventare una idol ma, di anno in anno, si scontra con la realtà di non assomigliare alle altre ragazze in prova sul palco. Crescendo diventa una comune impiegata di ufficio, come molte sue coetanee, ma non riesce ancora ad accantonare il suo sogno, così la sera, dopo essere rientrata a casa, si veste e si prepara per il suo show online indossando una maschera per coprirsi il viso, ballando e intrattenendo il suo pubblico, sentendosi finalmente apprezzata.
Sfortunatamente, una mattina riceve una strana mail da un suo follower che ha scoperto la sua vera identità: la ragazza, preoccupandosi di perdere il lavoro, cerca di risalire a chi potrebbe essere. Ma un improvviso appuntamento porterà a una svolta inaspettata e violenta.
E questa è la prima parte della storia, dove in sette episodi dalla durata di circa un’ora vengono raccontate più vicende legate a Kim e alla figura di Mask Girl.

Momi, nella semplicità di tutti i giorni, riesce perfettamente a rappresentare cosa si prova a non sentirsi mai bella o accettabile, dal chiedersi se sarà possibile essere ricambiata in amore o riuscire a tenere lo sguardo di sconosciuti in ascensore.
Per quanto si possano fare discorsi positivi sulla fiducia o inutilmente ipocriti sull’importanza della personalità, è chiaro che la società tutta, anche dal basso, premia chi è di bell’aspetto e scarta a priori chi non ha una fisionomia che ricade negli standard dati da modelle, cantanti, attrici. Volti e forme sinuose che invadono cartelloni pubblicitari, schermi, o che a volte ritrovi nella tua compagna di banco o in una collega, e ti chiedi: potrei riuscire ad avere ciò che voglio, se fossi come lei?
In due episodi sono presenti scene di stupro e violenza domestica, quindi procedete con cautela se siete sensibili a tali argomenti.
Mask Girl (2023), Netflix
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