Come un glicine a dicembre: l’ultimo libro di Valentina Scarnecchia
Come un glicine a dicembre: il terzo libro di Valentina Scarnecchia

Valentina Scarnecchia
2022
Piacevole sorpresa l’ultima opera di Valentina Scarnecchia, che per la terza volta ci regala un racconto leggero ma non troppo e si conferma scrittrice a tutti gli effetti.
Dopo Io e te a un metro di distanza, parte 1 e parte 2, la famosa influencer nonché food blogger di Genova si cimenta nella terza prova e ne esce indubbiamente vincente.
Non solo la storia narrata in Come un glicine a dicembre è ben scritta e avvincente, ma è anche inaspettatamente molto più profonda di quanto possa sembrare a una prima superficiale lettura.
Scorrevole, ottimamente costruito, fa piangere come in ogni romanzo rosa che si rispetti, certamente, ma riesce anche a farci riflettere e qualche volta persino ridere.
Amore, amicizia, passione of course, ma anche lacrime e sospiri. I protagonisti riescono nella difficile impresa di non apparire né banali né scontati.
Romanzo per fanciulle di tutte le età che vogliono passare qualche ora a sognare e a immedesimarsi in una vera storia d’amore.
Ma anche romanzo per alcuni uomini capaci di interpretare e comprendere la loro parte femminile, e, cosa ancor più sorprendente, romanzo per ragazze e ragazzi che si ritroveranno anche a pensare che la vita è un attimo, che le scelte che facciamo inevitabilmente la influenzano e la possono radicalmente cambiare, che gli errori si pagano tutti e che l’adolescenza è quasi sempre un periodo in cui si sbaglia tanto e si sbaglia tutti, ma si può e si deve rinascere, perché la vita è bella e vale sempre la pena di essere vissuta.
Insegnamenti fondamentali, spessi, profondi, che possono uscire magicamente a volte anche da libri semplici e senza pretese come questo.
Come un glicine a dicembre ci racconta attraverso le vicende di Rebecca e Benedict, tra Milano, Parigi e Amsterdam, di quando sia preziosa l’amicizia, di quante siano alla fine poche le cose che davvero contano nella vita e di come valga sempre la pena di lottare e di non smettere di sognare.
Brava Valentina Scarnecchia, semplicemente brava.
È interessante notare che Come un glicine a dicembre, pur essendo un romanzo rosa stile harmony, come ama scherzosamente definirlo la stessa scrittrice, si differenzia dai romanzi rosa per alcune differenti ragioni: per esempio si parla e si riflette anche di argomenti scomodi come la tossicodipendenza, l’abuso di alcol, la morte.
Insolito no?
Altra stranezza è quella di presentare e far esistere contemporaneamente diversi personaggi molto ben caratterizzati, fondamentali nello svolgimento della storia e della vita dei due protagonisti come invece non succede nel genere “harmony”, appunto dove esistono solamente un soggetto femminile e uno maschile e dove inevitabilmente ci sarà il banalissimo lieto fine.
La Scarnecchia riesce ad appassionare senza essere melensa, mai volgare ma esperta conoscitrice dei desideri pii nascosti del genere femminile a cui appartiene ma anche a quello maschile che evidentemente ben conosce.
Una curiosità: il libro è interamente autoprodotto ed è dedicato alle sue due gemelle di un anno e mezzo, Amanda e Ottavia.
Valentina Scarnecchia, Come un glicine a dicembre, 2022 (link affiliato)
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