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Maid – voglia di farcela

Maid: voglia di farcela

Maid: Margaret Qualley nella serie tv

Stagione 1

2021

Disponibile su: Netflix

4/5

Ci troviamo nella tranquilla Port Hampstead, cittadina fittizia ispirata alla reale Port Townsend, nello stato di Washington. La trama è subito chiara: Alex (Margaret Qualley) e la sua piccola Maddy (Rylea Nevaeh Whittet) sono costrette a lasciare la casa in cui vivono insieme a Sean (Nick Robinson), compagno e padre alcolizzato e violento. E poi dove andare? Non importa, basta scappare.

La burocrazia americana non aiuta ma la giovane madre si mostra sin da subito non curante delle tempistiche e della quantità di pratiche da compilare, pur di garantire alla figlia un posto dove dormire e qualcosa da mangiare. Inizialmente accolta in un centro anti-violenza, comincia a lavorare come domestica, in inglese Maid, da qui il nome della serie.

Bagni sporchi, case gigantesche, coppie fintamente felici caratterizzeranno le sue giornate e le pagine che lei si accingerà a riempire, poiché da sempre amante della scrittura. Tutti gli ostacoli che le si presenteranno nel corso delle puntate riproducono ciò che realmente è successo a Stephanie Land, autrice del memoir “Maid: Hard Work, Low Pay and a Mother’s Will to Survive”. Infatti, ciò che tormenterà ma paradossalmente spronerà Alex a non mollare mai saranno proprio questi tre elementi: duro lavoro, pochi soldi e la voglia di sopravvivere di una madre.

Maid: Margaret Qualley e Rylea Nevaeh Whittet in una scena della serie

Quando si parla di violenza è necessario ricordare che, purtroppo, ne esistono diverse manifestazioni: sessuale, economica, psicologica e verbale. Nessuna di queste è meno grave o trascurabile dell’altra e in tutti i casi risulta difficile realizzare e dichiarare di esserne vittima.

La società e l’educazione scolastica detengono un ruolo fondamentale per la conoscenza, la comprensione e la gestione di queste problematiche, spesso ignorate o sottovalutate. Per esempio, come esplicitato in Maid, lo Stato di Washington non riconosce la violenza psicologica come una reale forma di violenza, rendendola pertanto non perseguibile. Questa imperdonabile mancanza non fa altro che normalizzare e rendere invisibili tutti i tipi di violenza che non comportano lividi. Rimaniamo stupiti, infatti, quando Alex dichiara fermamente di non essere una vittima, basandosi esclusivamente sul fatto di non avere alcun segno sul proprio corpo causato da Sean.

Sono due gli approcci utilizzati per affrontare il tema della violenza: forte e crudo o delicato e toccante. Maid decide di seguire la seconda via e ce la fa, raccontando le esperienze vissute non solo dalla protagonista ma anche dalle persone che la circondano o che incontra durante il suo percorso. Se infatti Alex è vittima di violenza psicologica e verbale, poiché continuamente insultata e sgridata dal compagno, il tema della violenza fisica viene affrontato al centro anti-violenza, quando Alex conosce Danielle (Aimee Carrero), una giovane costretta a scappare dal fidanzato dopo che ha tentato di strangolarla. Per quanto riguarda la violenza economica, invece, ne è vittima la madre di Alex, Paula, i soldi della quale vengono interamente gestiti e spesi dal compagno senza che ella abbia alcuna voce in capitolo.

Maid: Margaret Qualley in una scena della serie

Maid è la dimostrazione reale di quanto sia essenziale avere una passione, qualunque essa sia, poiché unica ancora di salvezza in mezzo al mare delle cose che ci succedono. Tra le spese da pagare e le discussioni familiari, Alex trova conforto nella scrittura, da sempre rifugio per tutti i suoi pensieri. La stessa cosa accade a Paula, la quale sfoga tutte le sue emozioni interiori tramite arti figurative come la scultura e la pittura. Nessuna delle due tratta di personaggi famosi o descrive storie eclatanti, non è necessario: è sufficiente esprimere se stessi, nel modo più naturale possibile.

Ecco il messaggio essenziale di questa storia che, anche se tormentata, vuole incoraggiare a trovare in se stessi quello spiraglio di  luce che ti faccia per un attimo uscire dal buio dei problemi. Può essere suonare il pianoforte, come cucinare una torta o persino pulire una stanza, non importa. Stephanie scriveva delle case che andava a pulire per se stessa e, se non l’avesse fatto, oggi non saremmo qui a raccontare la sua storia: la storia di una ragazza che ce l’ha fatta.

Fonti

Maid (Id., 2021), Netflix

Valentina Eleuteri

Studentessa di Management of Human Resources, è una ragazza con una forte curiosità e dai mille interessi: appassionata di Fotografia, Storia della Musica e del Cinema, ama viaggiare e imparare nuove lingue, adora stare in mezzo alla natura e agli animali. Crede fortemente nel valore della Parola, da lei definita come "massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore sia di alleviarlo" (cit. Albus Silente).

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