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La stranezza: il grande Pirandello al cinema

La stranezza: il grande Pirandello al cinema

Roberto Andò

2022

4/5

Roberto Andò firma un film insolito tra il drammatico e il comico, raccontando magistralmente un pezzo di storia del grande Luigi Pirandello, ormai ottantenne e in piena crisi creativa, e lo fa con gli attori giusti: Toni Servillo nella parte dello scrittore siciliano è perfetto e non sbaglia un’espressione; i comici Ficarra e Picone, due becchini che si dilettano a scrivere testi per il teatro del paese, sono strepitosi nella parte e riescono a trasmettere l’anima della vera Sicilia.

La stranezza: Servillo, Ficarra e Picone in una scena del film

Siamo negli anni ‘20 e il regista è molto bravo a mischiare lacrime e risate. Geniale l’idea di un Pirandello che si avvicina alla massa abbandonando la sua parte più intellettuale; sarà tra l’altro grazie alle vicende di vita popolare che il drammaturgo darà vita al capolavoro: Sei personaggi in cerca d’autore. Sempre attuale il tema delle maschere pirandelliane, della finzione, della paura a mostrarsi come davvero si è e della difficoltà nel comunicare realmente gli uni con gli altri.

Altissimi livelli di recitazione da parte degli attori, una regia sapiente e mai scontata, la capacità di farci viaggiare nel tempo e nella storia oltre a omaggiare il teatro e l’arte in generale, sono solo alcuni dei motivi per i quali La stranezza, azzeccato anche nel titolo, è un film riuscitissimo che sta avendo un meritato successo ed è stato letteralmente travolto dalle critiche positive del pubblico. Se non l’avete ancora fatto, andate a vederlo.

Un capitolo a parte merita la performance del sempre eccellente Luigi Lo Cascio che, pur interpretando un personaggio minore in una parte breve, riesce comunque a farsi ricordare.

Il grande Pirandello per tutto il film è tormentato da demoni interiori che lo confondono, gli creano ansie e visioni surreali; inizierà proprio così a creare i Sei personaggi in cerca d’autore, dando ascolto a quei fantasmi mescolati alla quotidianità della gente comune.

Dirà infatti a colloquio con un altro immortale come Giovanni Verga: ho un’idea in testa, per ora è solo una “stranezza”.

Uno scorcio di Sicilia realista ma anche magico, quasi mistico; difetti e pregi della “sicilianità” affrontati con coraggio e ironia.

La stranezza non giudica, si limita a raccontare, interpretare, immaginare e lo fa con garbo e gentilezza come solo i grandi registi sanno fare.

Fonti

La stranezza (2022), Roberto Andò

Stefania Raccosta

Amo da sempre scrivere, leggere, il teatro e il cinema. Dipingo per hobby e sono insegnante di mindfulness. Sono nata a Trento ma abito a Genova. Ho 50 anni, un marito, due figlie e un cane. Adoro viaggiare e il mio sogno nel cassetto è pubblicare un romanzo.

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