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L’Attraversaspecchi: 15 curiosità sui libri di Christelle Dabos

L'Attraversaspecchi: 15 curiosità sui libri di Christelle Dabos

Continua la settimana a tema Attraversaspecchi in occasione dell’uscita dell’ultimo libro della saga, Echi in Tempesta, e oggi vi portiamo alcune curiosità sul mondo creato da Christelle Dabos.

Sapete da dove deriva il nome di Ofelia? E quello degli Spiriti di Famiglia? Sapete come Christelle Dabos ha iniziato a scrivere?

Christelle Dabos: autrice della serie

L'autrice

1. Christelle Dabos è nata nel 1980 a Cannes, in Francia. Ha frequentato lettere all’università di Nizza e ha lavorato come bibliotecaria fino a quando non si è ammalata. Ora vive in Belgio, nella regione della Vallonia, a cui si è ispirata per l’ambientazione di Anima, arca natale di Ofelia.

La scrittura

2. Ha iniziato a scrivere in università, dove faceva un gioco con una sua amica: lei le scriveva un titolo su un foglio e da lì doveva inventarsi una storia completamente da zero. Dopo aver letto i primi libri di Harry Potter, un amico sul forum della Warner Bros la introdusse al mondo delle fanfiction che le permisero di continuare ad alimentare la sua passione per la scrittura.

3. Non scrive mai a mano, ha sempre scritto su tastiera fin da quando era bambina, iniziando con le macchine da scrivere del padre. Crede inoltre di non avere una bella scrittura, soprattutto quando scrive velocemente, e si agita quando scrive le dediche sui libri perché ha paura di rovinarli con la sua scrittura.

Attraversaspecchi: Fidanzati dell'Inverno

L'Attraversaspecchi

4. Christelle Dabos ha iniziato a scrivere l’Attraversaspecchi solo qualche mese prima che le venisse diagnosticato un cancro alla mascella: scrivere il primo libro della saga l’ha aiutata a superare l’operazione e il periodo di guarigione, sia fisicamente che psicologicamente.

5. Ha cominciato a condividere la storia per la prima volta sulla community online Plume d’Argent, un servizio gratuito che permette la pubblicazione online di opere originali. Qui è venuta a conoscenza di un concorso indetto dalla casa editrice per ragazzi Gallimard Jeunesse e, su consiglio della comunità di autori, ha deciso di tentare la sorte inviando il primo libro dell’Attraversaspecchi, ormai concluso e rielaborato, il giorno prima della chiusura del concorso. Non pensava che sarebbe stata scelta e invece fu proprio lei a vincere e ad aggiudicarsi la pubblicazione del suo primo romanzo, tra tutti i 1362 partecipanti.

6. L’autrice ha ammesso che l’ispirazione per la saga arriva da una miscellanea di simbolismi e opere che l’hanno influenzata fin dall’infanzia. La principale ispirazione viene dalla saga di Harry Potter di J.K. Rowling, la trilogia di Queste Oscure Materie di Philiph Pullman, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll e dai film di animazione di Hayao Miyazaki, di cui è una grande fan. Il fascino e l’ispirazione dalla Versailles francese viene invece dagli studi di suo padre.

Attraversaspecchi: La Memoria di Babel

I personaggi

7. I personaggi del mondo dell’Attraversaspecchi non hanno un cognome proprio, è un’usanza che è scomparsa con la fine del Vecchio Mondo.

8. Ofelia è ispirata all’autrice stessa, ma è un suo riflesso “invertito”: secondo l’autrice Ofelia è un personaggio fragile esternamente ma molto forte internamente, mentre la Dabos si è definita molto forte esternamente ma fragile all’interno. Il nome Ofelia, nell’originale francese Ophélie, è invece il nome che l’autrice dava ai ragni che trovava nel suo guardaroba.

9. Per Thorn l’autrice si è invece ispirata al suo compagno, che fa sempre ciò che ritiene giusto senza curarsi del mondo esterno, e al famoso detective di Conan Doyle, Sherlock Holmes, da cui deriva la sua grandissima intelligenza e memoria. A detta dell’autrice Thorn ha anche un po’ del coniglio bianco di Alice nel paese delle meraviglie, per il fatto di avere sempre fretta e un orologio da taschino sempre a portata di mano. Benchè il nome significhi letteralmente “spina” in inglese, l’autrice ha scelto il nome un po’ perché si ispira a Thor, il dio del tuono della mitologia norrena, e un po’ ispirandosi a Igthorn, personaggio del cartone animato Disney, I Gummi.

10. Archibald potrebbe avere una vaga ispirazione al Cappellaio Matto sempre da Alice nel paese delle meraviglie, con i suoi modi stravaganti e squinternati.

11. La Dabos si è ispirata alla corte di Versailles nel creare la corte di Città-Cielo, e questa ispirazione si rivede anche nel personaggio di Berenilde. La zia di Thorn è infatti ispirata a due favorite di Luigi XIV: la “gentile e materna” Madame de Maintenon e la “sublime e formidabile” Madame de Montespan. Il nome è una modifica del nome Berenice, “colei che porta la vittoria”.

12. La meccanica Gaela presenta invece una miscela di caratteristiche del meccanico del film animato Disney, Atlantis, e dello scorbutico auror Malocchio Moody, dalla saga di Harry Potter.

13. Lo spirito di famiglia del Polo, Faruk, prende ispirazione dal personaggio dell’Imperatore Celeste di un film animato cinese, Il re delle scimmie. Il nome invece lo ha trovato su un sito di possibili nomi per bambini per scoprire solo molto più tardi grazie ad una fan che Faruk in arabo significa “chi distingue il bene dal male”.

14. I nomi degli Spiriti di Famiglia sono evidentemente ispirati a dei ed eroi della mitologia greca. L’autrice ha ammesso che sì, aveva studiato un po’ di mitologia al liceo, ma che in fondo sa di essersi ispirata principalmente ai Cavalieri dello Zodiaco, serie animata di cui era una grande fan.

E in futuro...

15. L’autrice ha già qualche idea in testa per un prossimo romanzo ma non ha ancora scritto nulla: ha deciso che avrebbe scritto qualcosa di nuovo solo una volta concluso la saga dell’Attraversaspecchi. In molti chiedono invece per una trasposizione cinematografica, ma, sebbene l’autrice e la casa editrice siano stati contattati, non c’è ancora nulla in lavorazione. L’autrice ha ammesso che preferirebbe una serie animata piuttosto che un film in live-action.

Gaia Galimberti

Laureata in Scienze dei Beni Culturali all'Università degli Studi di Milano, è cresciuta fantasticando mondi attraverso i libri e, dopo essersi innamorata del cinema, fatica a trovare il tempo per correre dietro a tutte le sue passioni. Sogno nel cassetto: scrivere un libro.

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