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Invincible: la recensione della nuova serie animata

Invincible: la recensione della nuova serie animata

Stagione 1

2021

Disponibile su: Prime Video

4/5

Tratta dall’omonima serie di fumetti di Robert Kirkman, Invincible è la nuova serie animata di otto episodi disponibile su Amazon Prime Video che, dopo il successo delle prime due stagioni di The Boys (trovate la nostra recensione qui e qui), ha portato sulla sua piattaforma un nuovo mondo di supereroi pronto a far concorrenza alle ben più conosciute Marvel e DC.

La serie, che con la sua uscita settimanale ha tenuto sulle spine gli spettatori per cinque settimane, è già stata rinnovata per una seconda e terza stagione e ha dal 2017 un film live-action in lavorazione. Il fumetto potrebbe dar vita ad un nuovo grande universo?

Invincible: Mark e Atom Eve in una scena della serie

Una storia apparentemente banale

La storia segue le gesta di Invincible, nome da supereroe di Mark Grayson, il quale, raggiunta l’età di diciassette anni, comincia finalmente a sviluppare quei superpoteri che gli derivano dal suo essere per metà viltrumita. Mark è infatti il figlio di Omni-Man, il supereroe più potente della Terra che, un po’ come Superman, è un alieno proveniente dal pianeta di Viltrum, inviato sulla Terra per diventarne il protettore. Tutto sembra andare per il meglio, la classica origin story di un qualunque supereroe: Mark scopre i suoi poteri e impara ad usarli, sceglie il suo nome, si crea un costume iconico, comincia ad aiutare il mondo a partire dalle strade della sua città, molto simile alla nostra New York.

Se inizialmente sembra una storia come tante che abbiamo già visto, Invincible prende però presto una piega totalmente diversa e nel giro di poco è pronta a stupire lo spettatore e a portarlo con sé in un’assurda avventura fatta di personaggi bizzarri e storyline secondarie improbabili.

Invincible: Mark e Omni-Man in una scena della serie

La violenza tra citazioni e riferimenti al genere

L’unico vero punto a sfavore della serie sta nell’animazione un po’ troppo semplicistica che vuole sicuramente richiamare le tavole del fumetto ma che è molto poco caratteristica e riconoscibile.

Le citazioni e i riferimenti ad altri mondi e fumetti del genere sono tantissime e per i fan più allenati sarà un gioco da ragazzi scoprirli tutti. Nonostante le evidenti ispirazioni, Invincible trova la sua originalità nella rielaborazione di tematiche fondamentali ormai comuni per il genere del cinefumetto, puntando soprattutto sulla sottile linea di demarcazione tra il bene e il male, uno scontro eterno alla base della sua crescita come supereroe ma anche come essere umano.

Anche qui, come in The Boys prima di lui, si punta soprattutto a mostrare quella violenza e quegli aspetti più crudi che molto spesso vengono messi da parte in saghe più famose ma che contribuiscono a rendere il tutto decisamente più realistico: non mancano il sangue, i morti causati dalle devastazioni lasciate dal passaggio dei superpoteri, la crudeltà di superuomini che fanno della loro fortuna uno strumento di morte.

In lingua originale abbiamo poi un cast stellare: J.K. Simmons nei panni di Omni-Man, Sandra Oh in quelli della moglie Dabbie e Steven Yeun, candidato quest’anno agli Oscar come miglior attore protagonista per Minari, in quelli di Invincible. Cast che comunque non toglie nulla a personaggi secondari umani che fanno da spalla al protagonista e che spesso rubano lo schermo.

Fonti

Invincible, stagione 1, 2021, Amazon Prime Video

Gaia Galimberti

Laureata in Scienze dei Beni Culturali all'Università degli Studi di Milano, è cresciuta fantasticando mondi attraverso i libri e, dopo essersi innamorata del cinema, fatica a trovare il tempo per correre dietro a tutte le sue passioni. Sogno nel cassetto: scrivere un libro.

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