In occasione dell’uscita del suo prossimo film su Netflix, Mank, David Fincher è tornato a parlare anche di Mindhunter, la serie televisiva sempre di Netflix che racconta la nascita dell’unità di scienze comportamentali dell’FBI, sulla base del libro Mindhunter: Inside the FBI’s elite serial crime unit di John E. Douglas e Mark Olshaker. A differenza della fine della prima stagione, quando la serie era già stata rinnovata, alla fine della seconda stagione non c’erano ancora notizie riguardo ad una futura terza stagione. Le speranze si erano già affievolite a gennaio, quando Netflix aveva sciolto gli attori dagli obblighi contrattuali, ma ora arriva una conferma da David Fincher stesso: “Per gli ascolti che aveva era una serie molto costosa”, ha commentato Fincher, “Ci siamo detti, ‘Finisci Mank e dopo vedi come ti senti’ ma onestamente non penso che saremmo in grado di realizzarla con meno di quanto abbiamo speso per la seconda. E per certi versi bisogna essere realisti, i dollari devono equivalere alle visualizzazioni”.

Non ci sono quindi al momento programmi per una terza stagione, anche se Netflix non abbandona completamente il progetto. Un portavoce ha infatti affermato “forse tra cinque anni”. Non ci resta che incrociare le dita e sperare in un salvataggio all’ultimo.